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Ventiquattro editori indipendenti per il terzo ElbaBook

Ospiti illustri, tavole rotonde, workshop, concerti, degustazioni e laboratori

Ventiquattro editori indipendenti per il terzo ElbaBook

La terza edizione di ElbaBook ha presentato una formula ancora più convinta e convincente degli anni passati. L’unico festival isolano dedicato all’editoria indipendente si radica al territorio, ma lo fa instaurando un rapporto di crescita reciproca, ovvero tentando di portare a Rio nell’Elba piccoli editori di qualità, intellettuali che vogliono correggere le anomalie del loro paese, esempi di tutela dei lavoratori autonomi. Da martedì 18 a venerdì 21 luglio le serate del borgo che troneggia sul versante minerario saranno popolate da 24 case editrici, tra le quali non mancheranno quelle toscane, come Mds, Istos e Kleiner Flug. Senza dimenticare le tavole rotonde, i workshop di illustrazione, i concerti all’aperto, le degustazioni di prodotti tipici, i laboratori di riciclo per i più piccoli, le nottate a trovare le stelle sopra il blu del Tirreno. I grandi temi che caratterizzeranno il 2017 saranno le nuove cittadinanze, l’ecologia nei confronti di un’oasi naturale come il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e il coraggio di far le proprie idee rispetto al sistema, grazie a ospiti quali Sigfrido Ranucci, il volto di “Report”, l’artista Takoua Ben Mohamed, il fumettista Frank Espinosa, o il giornalista Domenico Quirico, di ritorno dall’Afghanistan.
Sono svariate le istituzioni che hanno preso a cuore la manifestazione letteraria; in primis il Comune di Rio nell’Elba, che attraverso il sindaco Claudio De Santi ha preparato il terreno perché il festival potesse trovare le condizioni adatte, «perché favorire la cultura significa trovare la propria identità imparando a conoscere gli altri – ha affermato – significa abbattere i confini, le differenze e tutte le paure dovute all’ignoranza». Poi la Regione Toscana, nei panni della vicepresidente Monica Barni, la quale aprirà il dibattito intitolato “Museo 4.0: arte, nuove tecnologie, territorio”, che accoglierà altre eccellenze regionali in materia di conservazione e promozione del patrimonio artistico, come Patrizia Asproni, presidente del Museo “Marino Marini”. La Fondazione Isola d’Elba, inoltre, mossa dai membri Cristina Sammarco e Paolo Ferruzzi, ha sostenuto ElbaBook sin dall’inizio. «È un progetto che è cresciuto in fretta – ha proseguito la Sammarco – grazie all’alta qualità delle proposte e alla passione delle persone che vi partecipano. Per noi è un’occasione concreta di valorizzazione dell’isola come spazio di cultura vivo e aperto, oltre che perla del Mediterraneo dal punto di vista paesaggistico». Infine, ma non per importanza, l’Università per Stranieri di Siena, che ha patrocinato e organizzato il coordinamento scientifico del Premio “Lorenzo Claris Appiani” per la migliore traduzione dal russo all’italiano, insieme alla famiglia del giovane avvocato scomparso due anni fa.
«Il festival dà voce e visibilità a piccoli imprenditori di ogni genere – ha aggiunto il direttore organizzativo Andrea Lunghi – e rappresenta un rilancio economico per il nostro comune di appartenenza, che dagli anni Ottanta, dopo la chiusura delle sue storiche miniere di ferro, ha deciso di investire con coraggio su un turismo lento, sostenibile e culturale. L’Associazione ElbaBook Festival si inserisce in questa ricerca politica, per rilanciare un territorio ricco di tradizione e per valorizzare un’editoria che forse ha sempre più bisogno di manifestazioni fortemente legate ai luoghi di appartenenza per ritrovare una dimensione del libro meno mercificata e più umana. E ridare fiducia ai lettori». Costruire un palinsesto tanto sfaccettato non sarebbe stato possibile senza l’intervento di alcune aziende lungimiranti, che si sono focalizzate sulle varie fasi del festival.

Nel video allegato la Prima Pagina di TeleElba con le interviste.