Un cittadino albanese di 36 anni, residente all’isola d’Elba, è stato arrestato nella mattina di ieri, mercoledì 1° agosto, dagli agenti della Squadra Anticrimine del Commissariato di Polizia di Portoferraio, per il reato di violenza sessuale e atti persecutori commessi nei confronti dell’ex convivente.
Dopo mesi di appostamenti e pedinamenti tra Pontedera, Livorno e isola d’Elba, i militari hanno eseguito l’ordinanza di misura cautelare emessa dal GIP di Pisa nell’ambito di un’indagine condotta in stretto raccordo operativo con il Commissariato di Polizia di Pontedera.
Le violenze nei confronti della donna, un’italiana di circa 40 anni, residente a Pontedera, si sono protratte per più di un anno fino ad oggi, con continue minacce fatte tramite telefono e social network, anche nei confronti dei suoi familiari.
Due episodi particolarmente gravi sono avvenuti durante i primi mesi del 2018. Nel primo caso, la vittima è stata costretta a salire a bordo di un furgone e a praticare un rapporto orale con l’arrestato. Nel secondo, l’uomo si è introdotto con la forza in casa dell’ex, violentandola.
A maggio, la donna ha trovato il coraggio di denunciare le continue prevaricazioni dell’uomo. Il Commissariato di Pontedera ha attivato immediatamente il protocollo “Codice Rosa”, un percorso sanitario e giudiziario volto a tutelare le vittime di violenza di genere, ed ha prontamente iniziato le indagini, che si sono concluse con l’arresto.
L’aguzzino, nonostante tutto, aveva continuato ad appostarsi sotto casa della donna, che nel frattempo, a sua insaputa, era stata trasferita in una residenza protetta. In un’occasione, l’uomo ha addirittura sfondato la porta di casa dell’ex, e, non trovandola, ha danneggiato per rappresaglia tutto l’interno dell’appartamento.
Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato scortato dalle forze dell’ordine presso la propria abitazione elbana, dove dovrà permanere, per il momento, in regime di arresti domiciliari.