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“Domenica 26 maggio sarà il mio ultimo giorno da Assessore del Comune di Portoferraio”

Di Laura Berti

"Domenica 26 maggio sarà il mio ultimo giorno da Assessore del Comune di Portoferraio"

Domenica 26 maggio sarà il mio ultimo giorno da Assessore del Comune di Portoferraio. Sono stati cinque anni intensi, pieni di impegni e di responsabilità, ma anche di soddisfazioni e di grande arricchimento personale e professionale. Avrò il bel ricordo del confronto quotidiano con i miei concittadini, di cui ho conosciuto bisogni, aspettative e problemi cercando, per quanto possibile, di mettermi a loro disposizione.

Ho avuto un’enorme fortuna: la delega, tra le altre, alle Politiche Giovanili. Un incarico da molti considerato di nicchia, in realtà uno dei più importanti perché elemento di raccordo tra molteplici aspetti della vita della comunità, come scuola, mondo del lavoro, famiglia, cittadinanza attiva, svago e molto altro.

Purtroppo ho un grande rammarico: essere partita in ritardo, soffermandomi timorosamente a riflettere sul peso dell’incarico che ricoprivo e rimanendo a osservare in posizione defilata, di fatto riducendo ai minimi termini il mio peso politico. 

Sicuramente avrei dovuto fare molto di più, per esempio lavorare a iniziative in grado di intervenire sul binomio lavoro stagionale-disoccupazione invernale cui si affidano molti dei nostri ragazzi. Avevo in mente di analizzare le possibilità di sgravio fiscale per i proprietari di locali che avessero affittato a costi agevolati a giovani under 40 per l’avvio di nuove attività (magari legate alla valorizzazione del patrimonio storico della città o delle tipicità locali), anche queste ultime da supportare con incentivi economici. Tale proposta avrebbe potuto dare un contributo importante, ma la partenza ritardata ha fatto sì che il tempo non fosse più sufficiente per mettere sul tavolo una proposta così complessa e con riflessi in più ambiti della vita della città e in più capitoli del bilancio comunale.

Mi rimane però la grande soddisfazione di aver avviato una serie di progetti e di averli portati a compimento, o quantomeno verso la conclusione. Cito con orgoglio la realizzazione dello skate park, ormai in fase di ultimazione dopo dieci anni di attesa; il volontariato certificato, progetto a costo zero presentato con successo in Regione, condiviso da tutti i Comuni dell’Elba, dalle scuole superiori e soprattutto dall’Agenzia Regionale Toscana per l’Impiego: lo lascio già pronto, con quattro bandi da pubblicare (di cui uno in partenza la prossima settimana) solo per il Comune di Portoferraio e una concreta prospettiva di finanziamento dalla Regione; la proposta di gestione Associata delle Politiche Giovanili dell’isola d’Elba; gli orti urbani; la copertura del Centro Storico con la nuova rete per il wifi pubblico, ormai di imminente attivazione; tante iniziative per spingere i giovani a esprimersi, raccontare i loro bisogni e far sentire la loro voce: credo di non essere presuntuosa se affermo che se oggi i ragazzi hanno sentito il bisogno di far nascere la consulta degli studenti, forse un pezzettino di merito è anche mio.
Le persone che mi sento in dovere di ringraziare sono moltissime, primi tra tutti i portoferraiesi che mi hanno dato fiducia nel 2014. Ma non avrei potuto fare niente senza la collaborazione della cosiddetta “macchina comunale”: all’interno della Biscotteria lavorano moltissime persone davvero valide, preparate e professionali, con cui ho lavorato benissimo e che mi hanno aiutato a mettere in atto le mie idee; la Cosimo de’Medici ed ESA per il supporto in molte occasioni e la Cooperativa Arca, gestore dei servizi comunali dedicati ai giovani come il Centro Giovani e l’Informagiovani-PAAS.

L’augurio più grande che rivolgo alla mia Portoferraio è di poter contare su un Sindaco che sia la guida di TUTTI i suoi cittadini, nessuno escluso, e che non faccia dei giovani uno slogan vuoto e privo di contenuti, ma che piuttosto ascolti i loro problemi e i punti di vista di tutti, anche di quelli che non votano, coinvolgendoli quanto più spesso possibile nella vita della città. Io osserverò da semplice cittadina, non disdegnando in futuro di essere di nuovo a disposizione del mio paese.