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Tra il 15 e 16 luglio

Quinta nidificazione di tartaruga marina a Pianosa

Nell’isola protetta quasi la metà delle nidificazioni in Toscana.

nidificazione a pianosa

Da Legambiente Arcipelago Toscano

E’ stata una nidificazione molto avventurosa e probabilmente faticosa quella che nella notte tra il 15 e il 16 luglio, mamma tartaruga ha fatto sulla duna della spiaggia di Cala Giovanna a Pianosa.

Le tracce dicono che la tartaruga marina Caretta caretta ha risalito e ridisceso la piccola spiaggia del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano per ben tre volte prima di farsi spazio tra la vegetazione dunale e cominciare a scavare nella piccola duna, tra il finocchio di mare, accanto al secondo nido dell’estate 2024 a Pianosa.

Isa Tonso, responsabile del progetto tartarughe di Legambiente e Parco Nazionale Arcipelago Toscano e referente locale del progetto internazionale LIFE TurtleNest, sottolinea che «La tartaruga ha scelto di nidificare in un’area con sabbia molti<o compatta ed è stato molto difficile individuare persino l’area perché le tracce erano molto labili. Alla fine, con la pazienza alla quale ci hanno ormai abituati questi pazientissimi animali, dopo circa un’ora di sondaggi è emerso dalla sabbia un preziosissimo uovo che ha confermato la quinta nidificazione a Cala Giovanna, l’unica spiaggia di Pianosa dove è consentita la balneazione».

Sembra quasi che tra le tartarughe marine si sia sparsa la voce che Pianosa e il suo mare protetto – dove fino a quest’anno non si aveva notizia di nidificazione di questi rettili marini – siano il posto ideale per venire a nidificare indisturbate. Ben 5 nidificazioni su 11 avvenute quest’anno in Toscana sono state realizzate nell’ex isola del Diavolo e Isa Tonso scherza: «Ormai siamo habitué e ringraziamo Aquavision che ha voluto contribuire a questa magnifica avventura scientifica e ambientale consentendo il passaggio gratuito dei nostri volontari che dall’Elba raggiungono Pianosa per verificare l’avvenuta nidificazione e mettere in sicurezza i nidi senza disturbare troppo la frequentazione umana della spiaggia».

Le tracce sono state avvistate da una signora e sono stati subito mobilitate le Tartawatcher di Legambiengte e dar manforte a Isa c’era nuovamente la guida Parco Tatiana Segnini e dai Carabinieri forestali è venuta l’ormai consueta assistenza.

Quello che sta accadendo a Pianosa, con una tale concentrazione di nidi di tartaruga marina, è qualcosa di straordinario in un luogo straordinario che permetterà di osservare la nascita delle tartarughine in un ambiente protetto, senza interferenze umane e di fronte al mare protetto e ricco di biodiversità nel quale le tartarughe ritorneranno per passare i primi giorni della loro avventurosa esistenza.