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La scuola

Di Marcello Camici

La scuola

In questi giorni la scuola torna agli onori della cronaca per i problemi nati dal distanziamento imposto dalla epidemia virale.
A che serve la scuola?
Formare ed educare i giovani: questa una risposta che mi piace più di altre.
Formare ed educare i giovani a che cosa?
A leggere e a scrivere: questa la prima risposta che mi viene spontanea.
Leggere e scrivere sono attività di pensiero tipiche e peculiari dell’essere umano che aprono alla conoscenza la quale libera dalla non conoscenza, dall’ignoranza.
Formare ed educare i giovani significa che la scuola deve offrire strumenti utili a questa attività di pensiero: la conoscenza che liberi dall’ignoranza togliendo diseguaglianza tra chi sa e chi non sa.
Imparzialità è strumento che la scuola deve possedere per formare ed educare all’attività di pensiero. Poca imparzialità e tanto meno assenza di imparzialità non forma attività di pensiero che apre ad una conoscenza che liberi dall’ignoranza.
Possiede la scuola italiana lo strumento dell’imparzialità?
La mia risposta non è positiva.
Ne consegue che la efficienza cioè la capacità della scuola a produrre il bene comune che è la conoscenza è compromessa.
Oltre che ai problemi relativi alle strutture scolastiche imposti dal Covid sarebbe cosa buona sentir parlare di imparzialità ed efficienza del sistema scolastico italiano.

Marcello Camici