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La risposta del comandante della polizia municipale

di Ispettore Gian Maria Rossetti*

La risposta del comandante della polizia municipale

Riceviamo e pubblichiamo integralmente la risposta  del comandante della Polizia Municipale di Marciana Marina Gian Maria Rossetti alla lettera firmata pubblicata su questo giornale. 

Non è mio costume e consuetudine inserirmi in un dibattito o rispondere tramite lettera pubblica ad una questione che temo abbia connotazioni poco tecniche e molto politiche, ma essendo il Comandante della Polizia Locale penso sia giusto chiarire alcune cose.
La pistola per la Polizia locale è semplicemente uno “strumento di lavoro” previsto dalle normative e utile per le esigenze operative così come lo è l’auto per il taxista e le assicuro, dati alla mano, che in Italia fanno più morti le auto delle armi, che dice, proponiamo i risciò ?.
Nessuno più di me ha nel cuore la sicurezza dei cittadini e dei propri agenti.
Chi lavora indossando una divisa, è assolutamente consapevole di come non sia possibile prevedere in maniera assoluta quale forma, tempo e modo assumerà il pericolo. È però dovere per coloro che devono proteggere gli altri, dotarsi di ogni strumento, addestramento e capacità per svolgere al meglio il proprio lavoro. L’arma è parte integrante di questa formazione e dotazione.
Confesso che ho dovuto leggere e rileggere più volte la lettera in questione per capire realmente cosa si celasse dietro, se una banale e sterile polemica politica utilizzando e strumentalizzando la Polizia Locale che con orgoglio e fierezza rappresento in veste di Comandante oppure la reale ignoranza della materia specifica.
Ovviamente ho preferito pensare, seppure non senza parecchie perplessità dettate anche dalla particolare circostanza che la Polizia Locale di Marciana Marina era già armata e lo è sempre stata, che la ricerca di una spiegazione alla scelta dell’amministrazione comunale, rappresentasse con sincerità e desiderio di conoscenza, la spinta a scrivere una lettera al suo giornale, concludendosi appunto “qualcuno più qualificato di me può darmi risposte”.
Orbene ritengo appunto che il mio percorso professionale, l‘esperienza maturata in circa vent’anni di lavoro, gli studi affrontati e le capacità acquisite, nonché il rapporto diretto ed affettivo con troppi colleghi morti in strada, l’Ag. Savarino (PL Milano), Ag. Brizzi Giuseppe (PL Terre Verdiane), Ass. Di Mauro (PL Milano) e recentemente l’Isp. Dodi Mauro (PL Medesano) durante il loro servizio di pattugliamento e controllo del territorio, mi consentano di fornire alla Sig.ra TRAVERSO, la visione reale ed oggettiva di chi quell’arma la “deve” portare a seguito e chi la vita la mette realmente al servizio della comunità ivi compresa la stessa Sig.ra TRAVERSO, i sui famigliari ed amici, anche per garantirle il più possibile, delle vacanze serene e tranquille. Affermare che a Marciana Marina “Non c’è nessun pericolo terrorismo” è un’informazione che scritta in modo così lapidario, la rende sicuramente e particolarmente interessante anche per chi, non certo la Polizia Locale ovvero i Carabinieri piuttosto che la Polizia di Stato, determinate certezze vorrebbe averle prima ancora di lei.
Forse, lo scrivo con ironia (ma non troppa), se la signora indicasse ai sig. Questori e Prefetti quali invece sono gli obiettivi a rischio, farebbe un’opera di sicurezza meritoria, sempre che chiarisca da dove nascono le sue certezze e sperando che non debbano mai essere smentite.
Mi sorprende altresì come la Sig.ra TRAVERSO sia a conoscenza di dove trovare ragazzini con stupefacenti in tasca (sarà mia premura verificare quanto affermato nell’articolo monitorando tali affermazioni), quanti delitti siano avvenuti a Marciana Marina quando lei stessa afferma di esservi presente solo “alcuni mesi” a dispetto dei mei colleghi che ormai la vivono quotidianamente da anni e che hanno, nel caso lei non lo sapesse, subito già numerose aggressioni, riportando lesioni anche di particolare rilevanza.
Ammetto che negli ultimi anni, anche a fronte dell’esperienza come Vice-Procuratore Ordinario, spesso mi chiedo come il diritto e l’opinione pubblica fatichino a seguire lo stesso passo, dico ciò poiché la Sig.ra TRAVERSO ritiene un Pubblico Ufficiale, un uomo o donna in divisa, un servitore dello Stato “pericoloso” se armato e non invece lasciarlo disarmato ad affrontare con fischietto e paletta un criminale spregiudicato che spesso nulla ha da perdere, forse ella preferisce aspettare un altro “Nicolò Savarino”, un altro “Vincenzo Cinque”, “Francesco Bruner”, “Mirko Vicari” e potrei continuare, colleghi morti uccisi in piccoli centri e non solo in grandi metropoli.
Alle motivazioni etiche e professionali si aggiunga la saggezza di chi legiferando ha ritenuto opportuno garantire la dotazione dell’arma a coloro che appartenenti alla Polizia Locale, svolgono servizio di Pronto Intervento e servizi notturni ovvero dopo le ore 22 (D.M. 145/87).
Ritengo che ogni cittadino onesto e coscienzioso dovrebbe auspicare che le sue Forze dell’Ordine (di cui fa parte anche la Polizia Locale, ma temo la Sig.ra TRAVERSO neppure conosca le mansioni e qualifiche dei suoi “vigili”, per cui disconosce probabilmente anche le funzioni attribuiteci dall’art. 57 CPP, dalla Legge 65/86, dal TULPS in veste di Ausiliari di Pubblica Sicurezza) siano tutelate e messe nella condizione di potersi difendere poiché solo così potranno garantire la difesa dell’intera comunità.
Per concludere gent.ma Sig.ra TRAVERSO, le rammento che la Polizia Locale di Marciana Marina è sempre stata armata (potranno confermarglielo le sue fonti dopo che con sincerità e lealtà si saranno informate meglio) ne consegue che si è semplicemente acquistato armi nuove e non più arrugginite (quelle si che erano pericolose) e ne è stata fatta dotazione a tutto il personale in possesso della qualifica di Pubblica Sicurezza.
La informo peraltro che anche i “vigili” di Marciana Marina, svolge come tutte le Polizie Locali d’Italia funzioni di Polizia Stradale (art. 12 CdS), Giudiziaria (art. 57 CPP), Annonaria e commerciale, Edilizia, Ambientale, Sanitaria, nonché di Pubblica Sicurezza, deve garantire il rispetto delle Leggi dello Stato e dei Regolamenti Comunali e Regionali, improntando la propria azione al garantire la “leale e serena civile convivenza delle Polis”.
Si goda le sue vacanze che se prima erano serene e sicure adesso lo saranno ancora di più anche grazie alla sua Polizia Locale sulla quale potrà contare oggi più di prima poiché alla professionalità e preparazione di una Nuova Polizia Locale, anche grazie all’Amministrazione Comunale, ci sto provvedendo già io che non sono “Peter Pan”, …
Con rispetto e sincero affetto l’aspetto presto “sull’Isola che non c’è”. 
*Il Comandante
(Isp. Gian Maria ROSSETTI)